ll programma nazionale per la ricerca 2021-2027 prevede la stesura di uno specifico piano nazionale per la scienza aperta che è stato pubblicato il 15 giugno 2022. Il piano ha l'obiettivo di “porre le basi per la piena attuazione della scienza aperta in Italia, favorendo la transizione verso un sistema aperto, trasparente, equo, inclusivo, in cui la comunità scientifica si riappropri della comunicazione dei risultati della ricerca, con benefici per la ricerca stessa e per l’intera società.”
Il Piano nazionale della scienza aperta si struttura con cinque assi di intervento centrati sull’accesso aperto alle pubblicazioni scientifiche, sull’apertura dei dati della ricerca in tutti i campi del sapere, sulla collaborazione abilitata dai servizi ICT in rete, sul coinvolgimento dei ricercatori, enti di ricerca, infrastrutture per l’adozione delle pratiche di scienza aperta, sulla valutazione della ricerca, sul valore essenziale della condivisione della conoscenza in tempi di crisi, quali la recente pandemia.
Per ogni intervento viene presentato l’obiettivo specifico; fornita una panoramica sulla situazione esistente; enunciato il piano di azioni da sviluppare nel quadro del presente piano, entro il 2027, e indicati gli ulteriori obiettivi di lungo periodo, con le raccomandazioni per gli attori coinvolti; individuato un sistema di monitoraggio.
Il Piano nazionale per la scienza aperta ha durata di sette anni e verrà aggiornato periodicamente con il coinvolgimento delle comunità di ricerca. Il Ministero dell’Università e della Ricerca vigilerà sull’attuazione del Piano con appositi dispositivi atti a monitorare la coerenza delle iniziative proposte e disposte dalla Comunità scientifica con gli obiettivi definiti nel Piano.
Esiste un sito italiano dedicato all’Open Science, curato dall’ICDI, CNR-ISTI https://open-science.it/
Il 3 marzo 2015 è stata inoltre costituita a Trento l’Associazione Italiana per la Promozione della Scienza Aperta (AISA). UPO aderisce ad AISA dal 2016 http://aisa.sp.unipi.it/organi_soci/